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Gabin Dabirè

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Gabin Nasce a Bobo-Dioulasso nel Burkina Faso, in Africa occidentale, culla secolare di cultura. Dopo alcune esperienza nel proprio paese, viaggia per l’Europa incrementando una serie di esperienze musicali.

Nel 1975 Gabin Dabiré si stabilisce in Danimarca per studio ed entra in contatto con la musica sperimentale europea e con la musica orientale più tardi, che lo porterà a lunghe permanenze in India, dove ha modo di conoscere le musiche religiose, classiche ed etniche di queste paese, rapportandosi con i grandi maestri di Sitar Sarod e di Tablas.

Rientrato in Europa, approfondisce lo studio delle percussioni africane e asiatiche, i cordofoni, il canto e la composizione.

Crea con alcuni artisti milanesi il gruppo multimediale “Correnti Magnetiche” suoni e immagini dai primitivi all’elettronica con i quali produce “Futuro antico I e II”, “Les Balafons de Haute Volta”, “Les musiques de Haute Volta”, “Afganistan”…. ecc.

Negli stessi anni, con la sua formazione “Yelbuna” (Le Sorgenti), si esibisce in tutta Europa, catalizzando una grande attenzione da parte della stampa e del pubblico.

In Italia, importante è il suo impegno per la diffusione della cultura africana fondando nel 1984 a Milano, con la collaborazione di Elena Albini Trissino dal Vello d’Oro, il “Centro di Promozione e Diffusione della Cultura Africana”, patrocinato dall’Unesco, per lo sviluppo della letteratura, del cinema, del teatro, della danza e della musica.

Dopo aver dato il via alle più importanti manifestazioni che ancora oggi a Milano parlano di Africa, decide di dedicarsi in via esclusiva alla sua musica e nel 1987 si trasferisce in Toscana. Da anni collabora con Giovanni Amighetti e si esibisce in strepitosi concerti live.

Personaggio eclettico e polistrumentista passa dai cordofoni, alle percussioni, agli strumenti etnici.

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